venerdì 9 aprile 2010

Kamishibai


 1
Il kamishibai chiuso, con tutte le sue belle cerniere in vista... manca un gancino, una calamita, qualcosa che tenga chiuse le due ante e il "frontone", che altrimenti svolazzano quando si porta a giro a mò di valigetta.


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Aperto, si intravvede il doppio telaio. Il retro invece è chiuso.


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Il retro, apribile, quando è chiuso contribuisce a fare del kamishibai "il teatrino in valigia" o "le storie in valigia". 


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La parte posteriore del kamishibai, aperta.


 5
Un dettaglio del telaio e del supporto per un eventuale fondale (vedi la foto 10). 
(In questo caso sarebbe necessario un terzo telaio che lo tenesse fermo...)


 6
Il kamishibai di fronte, con il retro ribaltato.


7
Una tavola raffigurante una scena della storia, disegnata su un foglio A4, è infilata nel telaio anteriore.


8
La scena così come appare allo spettatore.


9
Sul retro del foglio A4 è riportata la didascalia relativa alla scena, che il bambino può leggere al pubblico mentre fa scorrere le tavole della storia.


10
La variante introdotta da noi: il fondale, che rappresenti gli elementi fissi della storia, in modo che quando avviene il cambio delle tavole non si veda il vuoto (come nella foto n.8).
Questo vantaggio tuttavia impedisce la lettura delle didascalie dietro ogni tavola...


11
... che rimangono dentro la valigetta, se chiusa, ...


12
...e che in ogni caso scompaiono dietro il fondale.


13
Una problematica non preventivata in fase di progettazione: lo spazio dove infilare e fare scorrere i fogli è troppo stretto!
Forse una manina infantile entrerebbe, ma non è il caso di fare diventare il kamishibai una trappola per ditina di bambini...
E ipotizzare un dispositivo per facilitare lo scorrimento inficierebbe la semplicità di utilizzo del kamishibai.


Questi sono i fiori che vedo dalla finestra della cucina, sono su un terrazzo al piano inferiore al mio, mi fanno pensare ai colori dei fiori di montagna e a Soleesorriso... grazie cara amica.
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